Teatro Eliseo, Roma- Conclusione stagione concertistica del S. Cecilia (29 maggio)
Teatro Eliseo
STAGIONE CONCERTISTICA
Del Conservatorio Santa Cecilia – 29 maggio ore 12
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Tutto il programma dell’incontro sarà all’insegna della musica barocca. I brani scelti sono alcune preziose pagine dei tre più grandi musicisti fra il 1600 e il 1700, due delle quali saranno interpretate da Sària Convertino e Gian Marco Ciampa, giovani, notevoli talenti del conservatorio.
Si comincia con Antonio Vivaldi (1678-1741), di cui ci sono pervenuti ben trecentoventinove concerti per strumento solista ed orchestra. Il Concerto per chitarra in re maggiore, scelto per loccasione, è un capolavoro delicato e pieno di raffinata espressività, dal quale lo strumento solista emerge in tutta la sua gamma di armonie. La struttura dellopera infatti è pensata appositamente per far sì che la chitarra riesca a distinguersi sempre, senza rischiare di essere coperta dallorchestra.
Si può ammirare il talento dellinterprete nei numerosi passaggi virtuosistici (decisamente notevoli quelli nel terzo movimento) e godere dei fraseggi espressivi ed eloquenti nel Largo centrale, in cui il discorso melodico è interamente nelle mani del solista mentre una parte dellorchestra accompagna semplicemente con note lunghe. Seguirà la trascrizione per fisarmonica del Concerto in la minore per violino e orchestra di Johannes Sebastian Bach (1685-1750).
Si tratta di uno dei brani più noti del compositore, contraddistinto da un andamento virtuosistico nel primo e terzo movimento, in cui lo strumento solista deve dimostrare una grande capacità tecnica e al tempo stesso una notevole espressività. Conclude uno dei celebri Concerti Grossi di George Handel (1685-1759), lopera 6 numero 7.
Il brano segue la ripartizione orchestrale tipicamente barocca, con il gruppo degli strumenti solisti (concertino) e quello rimanente della maggior parte degli strumenti (ripieno), confermando un equilibrio allepoca perfettamente insito nella composizione musicale.
Ufficio Stampa a cura di M. L. Maffei e A. Mucciaccio