Monica SCHIRRU- Algeria, in bianco e nero (“Gratte ciel” al Teatro Astra di Torino)
Teatro Lo spettatore accorto
ALGERIA, IN BIANCO E NERO
Gratte -Ciel
di Sonia Chiambretto, regia di Hubert Colas, con Isabelle Mouchard, Baptsiste Amann, Laurenzo Bartoli, Lahcen Elmazouzi, Sofia Manousha, Manuel Vallede, Slimane Yefsah
Video: Pierre Nouvel Suono: Fréderic Viénot Scenografia: Atelier Décors du Théâtre des 13 Vents Anteprima assoluta Sottotitoli in italiano Torino, Teatro Astra 20 – 21 giugno 2013
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Un’immagine in bianco e nero riproduce una baia, vista da angolazioni diverse; è un videogramma in cui il movimento è appena percettibile, molto rallentato e dall’effetto realistico. L’immagine è distribuita su un grande schermo frontale che continua su uno schermo orizzontale – di dimensioni ridotte – occupando buona parte dello spazio scenico. Su questi schermi scorrono le immagini attraverso cui si scandiscono i tempi di “Gratte-ciel”,il nuovo lavoro di Sonia Chiambretto che, dopo “Mon Kepì Blanc” e “12 Soeurs Slovaques” è tornata con un nuovo lavoro al Festival delle Colline Torinesi.
“Gratte-ciel” percorre a quadri la storia politica dell’Algeria, con le sue mistificazioni, raccontandola attraverso i sogni delusi di una generazione. Il grattacielo cui si riferisce – simbolo sia della difficoltà di rapporti tra l’ Europa e i paesi arabi sia dello spettro del colonialismo – è quello che Le Corbousier aveva progettato per Algeri negli Anni Trenta, di cui poi non si fece nulla.
Tra finzione e realtà, invenzioni drammaturgiche e documenti d’archivio, si snodano le vite di Hakid, Farid e Said, con il sogno di un’Algeria giusta e libera, in nome della concordia civile. Ma anche le vite di kamikaze, pentiti, poliziotti, studenti, militari dell’armata nazionale popolare, che vivono la lotta contro il terrorismo come uno “ stato di reclutamento permanente”.
Lo spettacolo, che è stato presentato a Torino in anteprima assoluta, sarà proposto nei programmi di Marsiglia Capitale Europea della Cultura.